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Foto d'epoca
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Galleria Georges Petit all'8 Rue de Sèze.

Galleria Georges Petit


Nonostante i fallimenti di Durand-Ruel, Petit aveva intuito che con gli impressionisti si poteva fare qualche buon colpo... Non avendo venduto fino a quel momento che quadri di Meissonier — il suo Dio! — di Detaille, Cabanel, Gerome e di altri «Bouguereau», si dedico all'assedio degli impressionisti. Non gli fu difficile dato che erano al verde! Beninteso, il primo a prestare orecchio alia voce della sirena fu Claude Monet, sempre in cerca di soldi per mantenere la sua doppia famiglia. Seguirono Renoir, Pissarro, Sisley, Morisot, Odilon Redon, Whistler, Raffaelli, Boldini e tutti i compagni di viaggio dell'impressionismo, ai quali Petit dedico spettacolose re-trospettive che fecero accorrere tutte Il marionette della vita parigina. Ma bisogna essere giusti con questo affarista: grazie a lui le opere degli impressionisti raggiunsero dei prezzi elevati e gli artisti furono definitivamente messi al riparo dalle difficolta. Nello stesso tempo, facendo salire i prezzi, favori Durand-Ruel, che vide valorizzata la sua immensa riserva di quadri.

Per una delle bizzarrie dei ricorsi della vita, Georges Petit, che aveva maneggiato grossi patrimoni, mori quasi in povertà. Nei suoi ultimi anni si era infatuate di Le Sidaner, Albert Besnard, Rene Menard, gli ultimi divi del Salon ormai in agonia: i due primi epigoni dell'impressionismo, e l'ultimo un sopravvissuto del simbolismo... Ma i tempi dei «Chers Maitres» erano finiti e net 1920, quando mori, Georges Petit non aveva più alcuna parte nella vita artistica.




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