Marlotte
Oltre all'influsso originario di Marlotte, 'Ho abitato perfino a Marlotte, sul bordo della foresta di Fontainebleau. Non esiste paesaggio più francese di questo. Monet, Sisley e mio padre hanno trascorso in questa località molte estati, alloggiati presso un alberghetto nelle vicinanze. Insomma, a dire il vero, questo è il motivo che mi ha indotto a comprare una casa nella regione.' dirà Jean Renoir, e da Les Collettes (paradiso terrestre del Sud della Francia che invade le ultime opere del padre e dove Jean gira una quarantina di anni dopo Le Déjeuner sur l'herbe (La colazione sull'erba), si manifesta l'attrazione per i paesaggi esotici, come l'India (Le Fleuve [Il Fiume]), la cui bellezza è messa in risalto dal Technicolor. 'Per Le Fleuve [Il Fiume], io e Jean Renoir abbiamo lavorato molto assieme, con mio nonno, il pittore Renoir, sullo sfondo: tutte le nostre ricerche sui colori, le rese pittoriche, i contrasti, partivano proprio da qui.' (Claude Renoir Junior).
Dopo aver soggiornato a Chailly, i quattro amici cambiarono zona e si spostarono a Marlotte, il villaggio successivo,dove al 37 di Rue Murger si trovava "le Cabaret", la famosa locanda della Mère Anthony; sua figlia Nana serviva ai tavolie flirtava con gli ospiti.