Louis Edmond Duranty
1833 - 1880Scrittore e critico d'arte.
Duranty supportò attivamente il movimento del realismo e più tardi gli impressionisti. Sfidò a duello Manet nel 1870 a seguito di un affrontò per futili motivi. Manet d'altronde era suscettibile e se veniva offeso era capace di recitare la parte dello spadaccino mondano. Nel febbraio del 1870, per qualche frase scritta da Duranty su "Paris-Journal" a proposito di due suoi quadri, senza alcun avvertimento il pittore si scagliò contro il povero critico, un personaggio dei più benevoli, e lo schiaffeggiò. Non volle intendere ragione, vi fu uno scambio di testimoni, e la mattina dopo erano tutti nella foresta di Saint-Germain. I due uomini, che non avevano mai preso in mano una spada in vita loro, si scagliarono l'uno contro l'altro con furia, manovrando le armi come cavatappi. Alla seconda ripresa Duranty ricevette un graffio sul petto e il duello fu interrotto. Gli avversari si riconciliarono e... si scambiarono le calzature!
Durante il combattimento, Manet aveva notato che Duranty era a disagio per i suoi stivali troppo stretti. Generosamente gli offrì i suoi, che erano stupendi stivali inglesi. Alla sera, i due uomini con i loro padrini trincarono allegramente al Guerbois per festeggiare la riconciliazione.
Questo duello alquanto stravagante offrì a un rimatore di caffè l'occasione di scrivere questa poesiola:
Manet-Duranty sont des gas
Qui font une admirable paire,
Aux poncifs, ils fot des dégàts
Manet-Duranty sont deux gas!
L'Institut qui les vitupère
Les méprise autant que Degas
Parce qu'ils font des becs de gaz
Manet-Duranty sont deux gas
Qui font une admirable paire.*
Amico di Degas. Cliente abituale del cafè Guerbois.
Duranty era più scialbo a paragone di altri personaggi tanto coloriti (Nadar, Desboutins). Una leggenda, arrivata fino ai nostri giorni, lo voleva figlio di Prosper Mérimée. Falsa, come le ricerche di Parturier hanno dimostrato. Louis Duranty, piccolo di statura, biondo e con gli occhi celesti slavati, aveva un'aria triste e disincantata. Armand Silvestre ne ricordava la distinzione e il garbo squisito. Celibe, viveva in una garconnière ai piedi di Montmartre con un cane, un gatto e una gazza. Si diceva che avesse fatto un po' tutti i mestieri, e molti l'avevano conosciuto al tempo in cui dirigeva un teatro di marionette. Essendo fallito, aveva rinunziato alle marionette, si era messo a scrivere e aveva pubblicato un romanzo, Les malheurs d'Henriette Guérard, che aveva riscosso la stima degli ambienti letterari. Poi si era interessato d'arte e aveva pubblicato qualche fascicolo di una rivista, "Le réalisme", e con questo si era guadagnato l'amicizia di Courbet. Nel modo più naturale si era legato con i giovani indépendents, conosciuti alla Brasserie des Martyrs e al Guerbois. Sotto la particolare influenza di Degas, aveva scritto un opuscolo su La nouvelle peinture, in cui esprimeva la maggioranza delle idee degli impressionisti. Ciò non poteva soddisfare gli altri membri del gruppo, specialmente Cézanne, al quale Duranty rimproverava di dipingere con la cazzuola da muratore. Il discreto Duranty morì giovane, a quarantasette anni, di un cancro alla prostata.
Infine, il dottor Gachet: medico della Compagnia delle ferrovie del Nord, era al tempo stesso pittore e incisore. Firmava le sue opere Paul van Ryssel - ossia Paul de Lille - e lo ritroveremo durante i soggiorni di Pissarro e di Cézanne a Auvers-sur-Oise.
* Versi pressoché intraducibili in italiano, perché basati sulla rima tra Degas, gaz e dégats, e su un eventuale doppio senso di gaz, nel significato di peto. Molto liberamente, la poesiola può essere resa così: "Manet-Duranty, l'animo infiammabile / Fanno una coppia mirabile / Nel disegno banale combinano pasticci / Manet-Duranty sono portati ai bisticci! / L'Istituto che li esecra / Li disprezza quanto Degas / Perché sono dei becchi di gas / Manet-Duranty con la loro flatulenza / Fanno una coppia d'eccellenza [N. d. T.].